La storia della nostra piccola Shamm, arrivata dalla Striscia di Gaza al Santobono nella notte tra il 13 e 14 agosto scorso nell’ambito di una grande operazione nazionale di evacuazione sanitaria, supera i confini italiani grazie ad Associated Press che ci ha chiesto di poterla raccontare.

Nel bellissimo reportage, ripreso dalle principali testate nazionali e internazionali, anche alcune immagini di Shamm, fortemente denutrita e sofferente, scattate nell’Ospedale di Nasser dalla giornalista freelance dell’Associated Press, Mariam Dagga pochi giorni prima che la piccola, insieme alla mamma e alla sorellina Judi, salisse sul volo dell’Aeronautica Militare che l’ha portata in Italia. Erano alcuni degli ultimi scatti di Dagga che è tra le 22 persone uccise in un attacco israeliano del 25 agosto scorso allo stesso ospedale nel sud di Gaza.

Oggi Shamm, che in ospedale ha festeggiato da poco il suo secondo compleanno, sta prendendo peso grazie a una nuova dieta speciale. Il nostro personale sanitario, che la sta curando per la malnutrizione, aggravata da una malattia genetica metabolica, assiste ogni giorno a piccoli grandi progressi.
Grazie alla troupe di Associated Press (Maria Selene Clemente, Andrea Rosa, Colleen Barry, Andrew Medichini) che ha raccontato con delicatezza e sensibilità la storia di Shamm, della sorellina Judi e della mamma e che ha saputo cogliere la professionalità, l’amore e la cura con cui tutto il personale sta seguendo questo difficile percorso. Nelle loro immagini e nell’intervista al dr. Daniele De Brasi, responsabile della UOSD Genetica Medica, emerge la forza dell’amore e la cura instancabile dei nostri medici, infermieri e operatori sanitari.
Ogni giorno, nei sorrisi che piano piano tornano sul volto di Shamm, vediamo la prova che prendersi cura significa ridare vita, speranza e futuro.