Nel corso degli ultimi decenni, la transizione al digitale si è affermata come una delle innovazioni più significative nel Sistema Sanitario Nazionale. L’introduzione di nuove tecnologie ha portato a un profondo cambiamento culturale, modificando sia il modo di pensare alla medicina e alla professionalità del medico, sia le modalità di accesso alle cure. La telemedicina si configura come l’evoluzione naturale della medicina tradizionale, rispondendo in modo efficace alle sfide poste dai mutamenti socio-demografici e dalle nuove esigenze epidemiologiche.
In particolare, la Regione Campania, con la Delibera DGRC n. 378 del 29 giugno 2023 (pubblicata sul Burc n. 54 del 17 luglio 2023), ha approvato il “Modello Organizzativo Regionale della Telemedicina”. Questo modello garantisce i servizi minimi di telemedicina, tra cui televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio, in linea con le linee guida nazionali del Ministero della Salute e gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 6, componente 1.2.3.
Il supporto tecnologico di questa innovazione è rappresentato dalla piattaforma regionale “TM-Sinfonia” (Sistema INFOrmativo saNità CampanIA), gestita da So.Re.Sa. Attualmente, la piattaforma supporta i servizi di teleconsulto e televisita, integrandosi con il Fascicolo Sanitario Elettronico, per garantire un percorso di cura più accessibile e continuo.
Nel contesto dell’AORN Santobono-Pausilipon, il Dipartimento Funzionale delle Malattie Croniche e Rare, della Telemedicina e dell’Assistenza Domiciliare, insieme alla U.O. Sistemi e Flussi Informativi Aziendali, ha avviato le attività di Televisita per supportare i pazienti con malattie croniche inseriti in percorsi ambulatoriali. La televisita rappresenta una seconda visita ambulatoriale a distanza, consentendo ai medici di effettuare consultazioni di controllo, monitorare le terapie, rinnovare prescrizioni o valutare le condizioni cliniche dei pazienti senza la necessità di recarsi in ospedale.
La telemedicina, quindi, non sostituisce il medico, ma si configura come uno strumento complementare che amplia le possibilità di cura, migliorando l’accessibilità e la qualità dell’assistenza sanitaria, soprattutto per i pazienti più fragili e i più piccoli.
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